rimboccarsi le maniche

5 ottobre:
Yacouba è andato in giro per il quartiere tutto il giorno, ieri ed oggi
Non si capiva cosa stesse combinando.
Abbiamo scoperto che ha raccolto il ferro che trovava buttato, ai bordi della strada, o abbandonato in qualche angolo. Poi se ne è andato al mercato con il suo faccino serio e l'ha venduto.

In Mali si fa tutto a mano (eccetto gli oggetti del mercato cinese), per cui il ferro viene fuso (con mantici sempre a mano) per costruire nuovi oggetti.

Yacou è tornato a casa soddisfatto con qualche monetina nella mano. Ha mostrato fiero il risultato del suo lavoro. Le sorelline minori, Lavielle e Fatime, saltellando, hanno subito proposto l'idea di investire le monete per l'acquisto di una noce di cocco.  
La frutta in Mali (a parte le banane) è costosa, ma è molto amata dai bimbi!

Yacouba serissimo ha detto "NO! il cocco è buono, ma questo lavoro l'ho fatto per comprare il QUADERNO per la nuova scuola".

Il valore delle cose, il riutilizzo. Io, che da 12 anni lavoro sull'educazione ambientale nelle scuole, parlo spesso di questo argomento. In genere riferito ai problemi connessi ai rifiuti in Italia e allo sviluppo sostenibile. Ma qui ho imparato che il riutilizzo è una necessità e lo spreco un'offesa.
Un altro valore che vedo in questo piccolo fatto è che per una cosa ricevuta in dono (l'iscrizione alla scuola privata), ci si ingegna ad aggiungerne altre da sè, con le proprie risorse (il quderno con i pezzi di ferro) senza osare chiedere 250 franchi in più.
E 250 franchi sono solo 0,50 centesimi di euro.

Nessun commento:

Posta un commento