Ore 18.10 è il mio appuntamento serale con Ba Dj, la "grande acqua", ovvero il fiume Niger. C'è sempre vento qui e sempre da est. mi piace questa atmosfera languida di brulichio tranquillo e la luce sulle donne che lavano nel fiume le fa apparire da un lato nere e da un lato d'oro. Tutto si muove ma con calma.
Sono arrivata fino al mercato stasera
con la bambina dei vicini di casa, una piccola peul. Oggi è lunedi e
ancora adesso al mercato c'è una gran confusione: vendite,
contrattazioni, donne cariche, carretti, asini.
Invece
qui sul bordo del fiume la calma si gusta bene. Come la corrente del
fiume che pare non ci sia. Anzi le onde vanno verso ovest e ingannano
sulla vera direzione dell'acqua.
Quest'anno l'acqua è meno. Si vedono
molti isolotti di alghe, soprattutto a 50 m dalla riva. Il pescatore
sulla piroga rema con il bastone che non affonda più di mezzo metro
quando è vicino alla riva. Invece un altro nella zona degli isolotti di
alghe rema ocn la pagaia. Qui sotto una donna mentre lava canticchia ed è
così piacevole. Vorrei ringraziare ogni donna che canticchia e crea anche per me questa bella colonna sonora.
Poi c'è il rumore dell'acqua spostata
dalla piroga. Rumore di stoviglie e rumore dle motore della chiatta che
traghetta da Segou a Kala, sulla riva nord. Riprende chi è venuto al
mercato del lunedi a vendere pesce secco.
Sono nuvole che lo stanno mangiando piano piano. Il suo riflesso è arancio sull'acqua.La
riva là in fondo pare sia attaccata alla riva sud, talmente il Niger
curva su se stesso. Quanto sarà largo? Un chilometro e mezzo?
Si sta così bene qui. C'è il martin
pescatore bianco e nero e tre sterne con la testa nera si rubano il
pesce a vicenda. Poi aironi guardabuoi. Di sera non vedo i "seghè", cioè
i nibbi bruni.
La ragazza ha smesso di cantare, un'altra ha detto "Angatà".
E' ora di andare.
E' ora di andare.
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