30 gennaio 2011: Tramonto sul Niger 1

Ore 18.10 è il mio appuntamento serale con Ba Dj, la "grande acqua", ovvero il fiume Niger. C'è sempre vento qui e sempre da est. mi piace questa atmosfera languida di brulichio tranquillo e la luce sulle donne che lavano nel fiume le fa apparire da un lato nere e da un lato d'oro. Tutto si muove ma con calma.
Sono arrivata fino al mercato stasera con la bambina dei vicini di casa, una piccola peul. Oggi è lunedi e ancora adesso al mercato c'è una gran confusione: vendite, contrattazioni, donne cariche, carretti, asini.
Invece qui sul bordo del fiume la calma si gusta bene. Come la corrente del fiume che pare non ci sia. Anzi le onde vanno verso ovest e ingannano sulla vera direzione dell'acqua.
Quest'anno l'acqua è meno. Si vedono molti isolotti di alghe, soprattutto a 50 m dalla riva. Il pescatore sulla piroga rema con il bastone che non affonda più di mezzo metro quando è vicino alla riva. Invece un altro nella zona degli isolotti di alghe rema ocn la pagaia. Qui sotto una donna mentre lava canticchia ed è così piacevole. Vorrei ringraziare ogni donna che canticchia e crea anche per me questa bella colonna sonora.
Poi c'è il rumore dell'acqua spostata dalla piroga. Rumore di stoviglie e rumore dle motore della chiatta che traghetta da Segou a Kala, sulla riva nord. Riprende chi è venuto al mercato del lunedi a vendere pesce secco. 
18.18 ecco il tramonto che aspettavo. Il sole è rosso con due strane righe nere: nuvole? uccelli?
Sono nuvole che lo stanno mangiando piano piano. Il suo riflesso è arancio sull'acqua.La riva là in fondo pare sia attaccata alla riva sud, talmente il Niger curva su se stesso. Quanto sarà largo? Un chilometro e mezzo?
Si sta così bene qui. C'è il martin pescatore bianco e nero e tre sterne con la testa nera si rubano il pesce a vicenda. Poi aironi guardabuoi. Di sera non vedo i "seghè", cioè i nibbi bruni.
La ragazza ha smesso di cantare, un'altra ha detto "Angatà". 
E' ora di andare.

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