Cugini Poveri ma in PACE


Il Mali è grande quattro volte l’Italia, ma ha solo 14,5 milioni di abitanti (l’Italia credo sia intorno ai 60 milioni).
Le etnie dell’Africa nera che convivono in Mali sono decine: bobo, bozo, peul, bambarà, dogon, eccetera, ma la convivenza è sempre stata pacifica, senza mai attriti e problemi tra di esse. Si sentono cugini tra loro e ciò non solo tra etnie del Mali, si sentono parenti anche con le etnie che vivono in Senegal, in Costa d’avorio, in Burkina, in Guinea, in Togo, in Benin.
Un africano nero in Mali si sente 
  1. per prima cosa legato alla sua etnia
  2. in secondo luogo si sente di essere un discendente dell’antico impero del Sudan occidentale (quindi cugino delle altre etnie nere occidentali) . 
  3. E poi è un maliano. Ne è fiero, ne porta la maglia, i colori e ne canta l’inno in piedi con la mano sul cuore.
Ma i maliani neri sanno che la gente del nord Mali è diversa: derivano dai berberi, non si vogliono mescolare con gli africani neri e si sa che non si sentono maliani. Assomigliano di più agli arabi, anche se hanno la pelle scura.

La maggior parte della gente che parla dei ribelli dice: “Eh, non sono maliani, lo sappiamo che non vogliono stare in Mali”.
Altri si preoccupano: "Così non lavoreremo con i turisti e questo mese era l’ultima possibilità!"

Altri aggiungono a bassa voce: “che se lo prendano il deserto, anche con il petrolio dentro, noi siamo abituati ad essere poveri e anche se il Governo trovasse chi paga l’estrazione del  petrolio non saremmo noi ad arricchirci. Meglio poveri, ma in PACE.”

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